Cabina di Regia Siccità: Salvini accelera sul piano idrico da 960 milioni, cantieri operativi in tutta Italia
Dal Trasimeno alla Sardegna, avanti con dighe e manutenzioni. In Sicilia potenziati i dissalatori, a Campolattaro via agli scavi a settembre. Obiettivo: sicurezza idrica e riduzione delle perdite


Cantieri per la sicurezza idrica in Italia 2025
(AGR) Non più solo parole, ma cantieri e investimenti concreti per affrontare la crisi idrica. Oggi il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha presieduto in videoconferenza la Cabina di regia per la siccità per fare il punto sul primo stralcio del PNIISSI, un programma di opere da circa 960 milioni di euro pensato per garantire la sicurezza idrica nazionale.

Matteo Salvini - Riunione della Cabina di regia per la crisi idrica
Interventi dal Nord al Sud
- Trasimeno (Umbria) — lavori di manutenzione straordinaria delle darsene, rotte di navigazione, pontili e rete idraulica per aumentare il livello dell'acqua nel rispetto dell'ecosistema lacustre.
- Sicilia — accelerazione sui progetti per i dissalatori, misura ritenuta cruciale per incrementare la disponibilità di risorsa idrica e ridurre la dipendenza dalle condizioni meteorologiche.
- Sardegna — ampio programma di interventi sulle grandi dighe, con un incremento stimato di circa 600 milioni di metri cubi d'acqua. Tra le opere, le dighe di Cumbidanovu (Orgosolo) e Monti Nieddu (Sarroch), quest'ultima realizzata in calcestruzzo rullato, alta 80 m.
- Campolattaro (Benevento) — il progetto esecutivo approvato a giugno 2025; lo scavo meccanizzato inizierà a settembre, con primo lotto previsto entro dicembre 2026 e completamento dell'opera entro la fine del 2027.

Riunione della Cabina di regia per la crisi idrica
Nel corso della riunione è stato acquisito il parere sul decreto di approvazione del primo stralcio PNIISSI che finanzia opere per circa 960 milioni di euro. Particolare attenzione è stata riservata alle aree con criticità residua, come la Sicilia.
Salvini ha definito la sicurezza idrica una priorità strategica nazionale, indicando il monitoraggio costante, la riduzione delle perdite e la protezione delle infrastrutture come linee guida operative. "Il cambio di passo è evidente: meno burocrazia, rapidità nelle procedure e determinazione nel portare avanti opere strategiche", ha dichiarato.