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Mostra a Firenze su Tutankhamon

Due giornate speciali e gratuite per i residenti nella Metrocittà

printDi :: 01 ottobre 2020 15:52
Mostra a Firenze su Tutankhamon

Mostra a Firenze su Tutankhamon

(AGR) Città Metropolitana di Firenze per visitare la mostra su ‘Tutankhamon’ presso la Galleria delle Carrozze, in Palazzo Medici Riccardi. Su iniziativa degli organizzatori le due giornate, con accesso gratuito, sono state stabilite per il 7 settembre e il 12 ottobre 2020. Prorogata la mostra fino al 31 ottobre 2020. La prenotazione è obbligatoria per poter gestire adeguatamente il flusso dei visitatori e va effettuata tramite la pagina facebook.com/discoverytimesrl o al numero 3920863434.

La mostra “Tutankhamon: viaggio verso l’eternità”, a cura di Maria Cristina Guidotti, già curatrice della sezione egizia del Museo Archeologico di Firenze e di Pasquale Barile, presidente della Ancient World Society, è promossa col patrocinio della Città Metropolitana di Firenze e del Comune di Firenze, in collaborazione con Mus.e.. E’ organizzata dalla Società italiana Discovery Time, in cooperazione con il Ministero delle Antichità del Cairo e con il supporto del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

 
La realtà virtuale è stata realizzata da ‘La macchina del tempo’ di Bologna. Un’esperienza totalmente immersiva, dunque, che grazie alle fedeli riproduzioni provenienti dal Cairo, i reperti originali messi a disposizione dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, di cui alcuni inediti, la tecnologia 3D e l’innovativa Realtà Virtuale, rivela tutti i segreti della Tomba di Tutankhamon facendone conoscere i tesori incredibili che erano stati destinati ad accompagnare il giovane faraone nel suo ultimo viaggio.

Unico esempio di sepoltura regale con corredo ritrovata intatta, la tomba di Tutankhamon, scoperta il 4 novembre del 1922 da Howard Carter, archeologo e appassionato acquerellista che ha così iscritto il proprio nome nella storia dell’archeologia mondiale, è la sola a permetterci di sapere come venisse seppellito un faraone e con quale tipo di corredo. A consentirne la ricostruzione in mostra, numerose riproduzioni, tra cui, oltre ai vasi canopi, la statua di Anubis, con la funzione di proteggere la camera del tesoro; il trono d’oro e la meravigliosa maschera aurea che proteggeva il volto e le spalle della mummia. In esposizione anche reperti assolutamente inediti, come il sarcofago ligneo dipinto di Padihorpakhered, che si è deciso di restaurare proprio in occasione di questo importante evento espositivo.

Proveniente dai depositi della Sezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, questo prezioso reperto ha mantenuto la decorazione pittorica su tutte le superfici, sia interne che esterne: numerose le problematiche di conservazione su cui si è operato, tra cui pericolosi distacchi di porzioni di superficie dipinta oltre a profonde fessurazioni del supporto ligneo sulla cassa e sul coperchio. Un accurato lavoro di ricostruzione in 3D offre a curiosi e grandi appassionati la possibilità di vivere un’avvincente esperienza di realtà virtuale, visitando in prima persona uno dei luoghi più famosi al mondo.

Le schede d’inventario di Howard Carter e le foto d’archivio di Henry Burton, conservate presso il Griffit Institute dell’Università di Oxford, sono state la fonte primaria per la riproduzione nei minimi particolari del corredo funebre. Anche l’esterno della tomba è stato progettato in modo tale da ricreare il cantiere di scavo approntato da Howard Carter.

La visita virtuale viene effettuata indossando, in piena sicurezza, un visore e impugnando due controller che permettono di entrare in prima persona nell’ambiente ricostruito e di interagirvi: ci si può soffermare sui singoli oggetti del corredo, afferrandoli per poterne apprezzare la verosimiglianza rispetto agli originali e potendo ascoltare un approfondimento. Si sentono riecheggiare le parole riportate da Carter stesso nelle pagine dei suoi diari, potendosi immedesimare con emozioni provate all’epoca dell’incredibile scoperta. Nella camera funeraria si possono anche decifrare i geroglifici alle pareti, grazie all’attento lavoro di traduzione a cura di Pasquale Barile. La funzionalità dei controller è estremamente semplificata. Con due soli pulsanti l’esperienza è alla portata di tutti, dagli otto anni in su: per bambini e ragazzi si è pensato ad un percorso ad hoc che, servendosi di didascalie e supporti visivi mirati, li avvicina in modo semplice alla comprensione dei contenuti raccontati.

Foto da comunicato

Tratto da Met - http://met.cittametropolitana.fi.it/

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