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Roma, giro di vite nel cuore della città contro la microcriminalità ancora arresti tra Termini e l'Esquilino

In Piazza dei Cinquecento gli agenti del Commissariato Viminale hanno individuato l’autore di uno scippo grazie alla determinazione della vittima, che lo aveva riconosciuto nei giorni successivi e fotografato. Le immagini, incrociate con l’attività sul territorio, hanno portato al fermo dell'uomo

printDi :: 02 dicembre 2025 16:03
Polizia controlli nel centro città Esquilino-Termini

Polizia controlli nel centro città Esquilino-Termini

(AGR) Un weekend lungo di controlli della Polizia di Stato ha attraversato il cuore della Capitale, da Termini all’Esquilino fino ai margini della periferia, traducendosi in una sequenza di arresti connessi a reati predatori e al micro-spaccio, oltre che in provvedimenti amministrativi per irregolarità nel settore ricettivo.

La catena di operazioni, sviluppatasi a poche ore di distanza l’una dall’altra, ha preso il via da Piazza dei Cinquecento, dove gli agenti del Commissariato di P.S. Viminale hanno individuato l’autore di un furto con strappo grazie alla determinazione della vittima, che lo aveva riconosciuto nei giorni successivi e fotografato. Quelle immagini, incrociate con l’attività delle pattuglie sul territorio, hanno portato a un fermo rapido e mirato: l’uomo, già gravato da un elenco di provvedimenti restrittivi, è stato trasferito a Rebibbia per scongiurare ogni rischio di fuga.

 
Nello stesso quadrante, durante un servizio mirato nelle adiacenze della stazione, gli agenti hanno intercettato un giovane che, alla loro vista, ha tentato la fuga tra i vicoli del quartiere. Raggiunto dopo pochi minuti, è stato trovato con le tasche colme di dosi di cocaina, hashish e anfetamina, confezionate per la vendita. Per lui è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Pochi isolati più in là, nel cuore dell’Esquilino, una rapina con coltello consumata in strada è stata “catturata” in tempo reale dagli agenti impegnati in un servizio straordinario. Anche in questo caso, è risultata decisiva la collaborazione della vittima, che ha indicato immediatamente la direzione di fuga del rapinatore. Gli operatori lo hanno intercettato poco dopo, trovandolo in possesso delle carte rubate e dell’arma utilizzata. L’uomo è stato arrestato ed è ora gravemente indiziato del reato di rapina aggravata.

Sempre all’Esquilino, poche ore più tardi, è scattato un ulteriore arresto: un uomo aveva nascosto capi d’abbigliamento in due valigie e, superate le casse, aveva minacciato l’addetto alla sicurezza con un’asta metallica. La colluttazione è stata interrotta dagli agenti del Commissariato di P.S. Viminale, che hanno bloccato il responsabile in flagranza e recuperato l’intera merce.

La stretta si è poi spostata nel sottosuolo, a bordo dei convogli metropolitani: a Termini, gli uomini del Nucleo Polmetro hanno intercettato un giovane privo di documenti e in evidente stato di agitazione. Il fiuto di Faro, il cane antidroga della Polizia di Stato, ha guidato subito gli agenti al nascondiglio tra i suoi abiti, consentendo di stanare 20 grammi di sostanza tra hashish, cannabis e MDMA. Anche per lui è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio.

Il cerchio si è chiuso a San Basilio, dove gli agenti del IV Distretto hanno intercettato un giovane in fuga dopo un borseggio. Fermato al termine di un inseguimento, l’uomo ha tentato invano di opporre resistenza, ma è stato definitivamente bloccato. È ora gravemente indiziato dei reati di rapina impropria, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Sul fronte amministrativo, una struttura ricettiva “fantasma” dell’Esquilino – più volte richiamata per le violazioni relative alla registrazione degli ospiti sul portale “Alloggiati Web” – è stata raggiunta da un nuovo provvedimento di sospensione disposto dal Questore per la durata di cinque giorni.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, per gli indagati vige il principio di presunzione di non colpevolezza fino ad un accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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