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Estradato terrorista iracheno, indagato nel corso dell'indagine Jweb dei ROS

Un altro cittadino iracheno condannato per terrorismo quale membro dell’organizzazione terroristica Rawti Shax del Mullah Krekar, è stato estradato dall’Inghilterra ed è atterrato a Roma ieri sera per scontare la sua condanna

printDi :: 29 ottobre 2020 15:12
Estradato terrorista iracheno, indagato nel corso dell'indagine Jweb dei ROS

(AGR) Un altro cittadino iracheno condannato per terrorismo quale membro dell’organizzazione terroristica Rawti Shax del Mullah Krekar, sarà estradato dall’Inghilterra ed è atterrato a Roma ieri sera

Non si ferma l’incessante attività di cooperazione giudiziaria internazionale correlata alle estradizioni dei condannati nell’ambito dell’indagine “JWEB” condotta dal R.O.S. dell’Arma dei Carabinieri che il 12 novembre 2015 portò in carcere complessivamente 17 persone che, sotto la guida del Mullah Krekar, avevano costituito in Europa una organizzazione terroristica suddivisa in cellule, denominata RAWTI SHAX (ritorno alla montagna). L’organizzazione terroristica - definita tale dalla Corte di Cassazione che ha già condannato in via definitiva i membri della cellula italiana - si prefissava la restaurazione del Califfato in Iraq e stava predisponendo attentati in Europa nel periodo di massima espansione territoriale dello Stato Islamico del defunto Califfo Abu Bakr al Baghdadi al quale Krekar aveva offerto sostegno e nelle cui fila avevano militato diversi membri di RAWTI SHAX.

 
Il risultato odierno è solo l’ultimo in ordine di tempo, frutto della collaborazione tra le Autorità giudiziarie, di Governo e di Polizia del Regno Unito, della Norvegia e della Germania, sotto il coordinamento giudiziario della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Trento - sede distaccata di Bolzano - della Procura distrettuale antimafia e antiterrorismo di Trento e del Desk italiano presso Eurojust e il raccordo investigativo di Europol.

Lo scorso 15 luglio 2019, la Corte d’Assise di Bolzano aveva infatti condannato per “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale” sei cittadini di origine curdo-irachena, emettendo contestualmente una ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti, condanna confermata dalla Corte d’Assise d’Appello di Trento Sezione distaccata di Bolzano in data 18.07.2020 nei confronti di 5 imputati. In particolare, due dei tre imputati residenti in Norvegia tra cui lo stesso Krekar sono già stati estradati in Italia rispettivamente il 26 marzo 2020 e il 03 ottobre 2020, mentre ieri sera (28.10.2020) alle ore 20.40 è atterrato a Fiumicino - scortato da personale dell’INTERPOL - H. B. alias Rebwar condannato a 7 (sette) anni e 6 (sei) mesi di reclusione. Ammontano così a due i cittadini iracheni membri di vertice di RAWTI SHAX presenti in Inghilterra in attesa di essere estradati in Italia: per uno il trasferimento già predisposto si concretizzerà a breve, all’esito delle formalità sanitarie anti-covid, mentre il secondo deve prima espiare un’altra condanna emessa dalle Autorità inglesi per la sua affiliazione allo Stato Islamico.

In particolare, il gruppo terroristico aveva tra le proprie finalità:

˗        l’invio di foreign fighters nelle zone di conflitto tra Iraq e Siria;

˗        la partecipazione al jihad su scala globale;

˗        l’instaurazione nel Kurdistan iracheno di un califfato regolato dalla legge coranica (sharia);

˗        la realizzazione di atti di intimidazione nei confronti di diversi governi occidentali, attraverso la costituzione di cellule dormienti disseminate in tutta Europa.

H.B., in forza alla cellula inglese dell’organizzazione e colà operativo, era stato arrestato il 17 luglio 2019 dalle autorità britanniche in esecuzione del provvedimento italiano del 2019.

Pertanto, in esito ad un’operazione congiunta dell’Arma dei Carabinieri e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Rebwar sarà estradato in territorio italiano e trasferito in carcere, in attesa della decisione della Suprema Corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio loro rimasto.

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