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Ciampino, il Piano Antirumore sarà applicato: il Consiglio di Stato respinge il ricorso d'appello di Ryanair

Esulta Legambiente “Finalmente il Piano è pienamente operativo, vittoria dei cittadini che si sono battuti per la qualità ambientale e la vivibilità del territorio”

printDi :: 18 ottobre 2021 15:33
aereo Ryanair atterraggio Ciampino

aereo Ryanair atterraggio Ciampino

(AGR) Il Consiglio di Stato ha confermato oggi la sentenza del TAR del Lazio, rigettando l’appello che Ryanair presentava negli scorsi mesi per chiedere l’annullamento del Piano Antirumore dell’Aeroporto di Ciampino. 
La battaglia legale condotta da Ryanair e Wizz Air, ha bloccato in questi anni le indicazioni previste dal Decreto del Ministero dell’Ambiente 345/2018, che prevedevano riduzione dei voli e del rumore, affinché gli impatti dell’aeroporto rientrassero entro i limiti previsti dalle leggi. Le compagnie aeree, il 17 marzo 2021, avevano già visto respinto il ricorso al TAR contro il Piano Antirumore, e con la sentenza odierna, il Consiglio di Stato mette la parola fine alla vicenda.

“Finalmente il Piano Antirumore è pienamente operativo, è la vittoria dei cittadini che si sono battuti in questi anni per la qualità ambientale e la vivibilità di un territorio enorme, tra Marino, Ciampino e l’area sud-est di Roma - dichiarano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e Mirko Laurenti presidente del circolo Appia Sud-Il Riccio di Marino -, vogliamo ringraziare su tutti il CRIAC (Comitato Riduzione Impatti Aereoporto di Ciampino) che su questa battaglia non ha mai mollato, costruendo un argine fondamentale contro chi per troppo tempo ha agito prevaricando norme e regole, e il Comune di Marino che si è costituito in giudizio in contrasto a Ryanair. Ora il decreto 345/2018 sulla riduzione degli impatti ambientali dell’aeroporto è operativo e insieme alla sentenza del Consiglio di Stato, sarà una pietra angolare per tutti quei territori italiani dove quelli che un tempo erano piccoli aeroporti locali, senza alcuna pianificazione e sulle spalle dell’ambiente e della vivibilità, si sono trasformati in questi anni in enormi hub delle low-cost”.

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