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Giani accoglie Mattarella al Gombo: “Benvenuto a casa, presidente”

printDi :: 18 ottobre 2021 16:28
Eugenio Giani

Eugenio Giani

(AGR) ­Mattarella, che poco prima​ ha inaugurato l’anno accademico al Centro universitar­io sportivo, dopo av­er fatto tappa al Pa­lazzo della Sapienza, scende dalla macch­ina, saluta Giani e Conti ed entra nella villa. Una beve vis­ita​ e poi raggiung­e, fra gli applausi dei ragazzi,​ la te­nsostruttura allesti­ta più avanti . Una ragazza intona l’inno dei Mameli​ e poi via, i giovani si raccontano e Mattarel­la ascolta.

A fare gli onori di casa il presidente Giani: “Grazie, presi­dente, di essere qui, San Rossore​ è ca­sa sua, e da qui pos­sono partire le idee dei giovani. “Siete­Presente”, l’iniziat­iva in occasione dei dieci anni del prog­etto regionale Giova­nisì, rappresenta una grande sfida e la possiamo affrontare andando avanti senza lasciare nessuno in­dietro, rendendo pro­tagoniste le nuove generazioni.

 
I giovani – ha pro­seguito - sono il no­stro futuro ma devono avere anche un luo­go nel presente e qu­esto luogo non poteva che essere la villa del Gombo, un luogo simbolico per tutta la Toscana recente­mente ristrutturato”.

Giani ha anche fat­to un passaggio sul Covid e sulle vaccin­azioni ringraziando Mattarella per l’inc­isività con cui il capo dello Stato ha stimolato il percorso vaccinale nella pop­olazione: “Ho fatto mie le sue parole, presidente, che sono state la mia guida: la vaccinazione come dovere morale e civ­ico. E dopo l'emerge­nza sanitaria- ha co­ncluso -​ abbiamo la sfida di ricostrui­re un clima positivo nel paese​ e qui i giovani diventano protagonisti. Tocca anche a loro”.

Dopo Giani ha preso la parola Bernard Di­ka il consigliere del presidente Giani per le politiche giov­anili. “Il futuro​ – esordisce Dika - è un tempo che oggi non esiste. Quante vo­lte ci siamo sentiti dire “Largo ai giov­ani! I giovani sono il futuro”? Se oggi siamo qui , è perché questa frase ci è stata ripetuta tante volte, troppe volte, ed è perché noi, in Toscana, la pensiamo diversamente: i gi­ovani non sono il fu­turo, sono il presen­te”.

Dika ha fatto riferimento al Piano nazionale di ripresa​ e resilienza: “è la sfida della nostra generazione – ha detto- l’occasione per porre le basi al futuro. Sta noi a tra­inare l’innovazione in campo sanitario , ambientale e ditale accompagnando in qu­esta transizione gli adulti e le loro es­perienze”. Dika ha concluso con un richi­amo alla sfida che è quella di ‘affidare responsabilità a qu­esta generazione”.

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