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Roma, la Regione Lazio annuncia nuove assunzioni in sanità, in arrivo 9.700 operatori sanitari per potenziare il SSN

Il Presidente Francesco Rocca: "È una scelta che vuole contribuire ad accrescere i servizi che i cittadini del Lazio meritano, insieme con la serenità dei nostri operatori. In totale saranno 9.699 assunzioni di professionisti della sanità, di cui 8.158 a tempo indeterminato per il biennio 2024-2025”

printDi :: 08 maggio 2024 12:13
Roma, la Regione Lazio annuncia nuove assunzioni in sanità, in arrivo 9.700 operatori sanitari per potenziare il SSN

(AGR) La Regione Lazio ha varato il più grande investimento sul personale della sanità pubblica degli ultimi venti anni: ieri, infatti, il presidente Francesco Rocca ha annunciato ai sindacati il piano di assunzioni 2024-2025, che rappresenta la volontà di potenziare l’intero Servizio sanitario regionale.Si tratta di un totale di 9.699 assunzioni di professionisti della sanità, di cui 8.158 nuove assunzioni a tempo indeterminato per il biennio 2024-2025 (6.843 autorizzazioni per il 2024 e 1.315 per il Giubileo 2025), oltre alle 1.541 stabilizzazioni per l’anno in corso.

In sostanza, si arriva a 13mila e 753 operatori sanitari (tra nuove assunzioni e stabilizzazioni) per un investimento totale di 661 milioni e 500mila euro. Il nuovo personale servirà anche a rendere pienamente operativi gli interventi realizzati con il PNRR - Piano nazionale di ripresa e resilienza, riguardanti 59 Centrali operative territoriali, 35 Ospedali di comunità, 131 Case di Comunità e 298 grandi apparecchiature.

 
Il Servizio sanitario regionale passerà dai 53mila e 583 dipendenti del 2023 ai 62mila e 662 professionisti del 2025, in vista anche dell’accoglienza dei milioni di fedeli per il Giubileo 2025. Un aumento vertiginoso per la sanità del Lazio: più 17 per cento, che riduce il precariato e abbraccia le nuove generazioni nel mondo del lavoro.

“Il Servizio sanitario nazionale rappresenta oggi uno degli asset più importanti del Paese. - ha detto il presidente Francesco Rocca nel corso dell’incontro con i sindacati di categoria - Dal suo buon funzionamento passano la salute dei cittadini e la loro qualità di vita. Ogni giorno migliaia di donne e uomini si svegliano con l’obiettivo di garantire a tutti noi il diritto alla salute. Lo sappiamo bene, ed è per questo che abbiamo deciso di approvare uno dei più grandi investimenti degli ultimi anni sulla sanità pubblica. E’ anche una sfida di civiltà rispetto alle avverse condizioni in cui oggi operano migliaia di operatori sanitari, tecnici e amministrativi, con l’unico obiettivo di prendersi cura di noi cittadini nel momento che siamo più deboli, fragili e spaventati. - continua Rocca -

È un segnale di stima e di vicinanza ai nostri medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, ai tecnici e agli amministrativi. Una scelta che comporterà un incremento del 17 per cento dell’attuale forza lavoro. Ma soprattutto una scelta che intende contribuire ad accrescere i servizi che i cittadini del Lazio meritano, insieme con la serenità dei nostri operatori”.

“Ci piace dare giudizi sui fatti, non facendoci imbrigliare in gabbie ideologiche come a qualcun altro piace. - dichiarano in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute e Armando Valiani, segretario della UGL Lazio - Per questo di fronte a quanto comunicatoci oggi dal Presidente Francesco Rocca, nell’incontro avuto in Regione Lazio, non possiamo che dichiarare la nostra grande soddisfazione. Saranno infatti 8.158 le nuove assunzioni a tempo indeterminato di operatori sanitari per il biennio 2024-2025. 6.843 per il 2024, 1.315 nuove assunzioni per il Giubileo 2025, a cui si aggiungono 1.541 stabilizzazioni per l’anno in corso.

Un investimento di 466 milioni di euro nel biennio che in totale porterà in dote 9.699 nuovi professionisti della sanità. Crediamo fermamente nelle idee che diventano azioni e dopo anni bui di tagli e promesse non mantenute da Zingaretti e D’Amato, la sanità del Lazio comincia nuovamente a vedere la luce. La strada intrapresa è quella giusta. Non resta che percorrerla, cercando ora di lavorare sulle liste d’attesa, dando ognuno, il propio contributo. E noi siamo pronti”

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