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Roma, codice rosso, divieto di avvicinamento per 36enne

Le indagini della Polizia hanno consentito di appurare che l’uomo tempestava di telefonate e messaggi l’ex compagna, molestandola e minacciandola anche di far pervenire alcuni video “intimi”, in suo possesso, ritraenti la donna, presso la sua sede di lavoro.

printDi :: 20 aprile 2024 14:48
Roma, codice rosso, divieto di avvicinamento per 36enne

(AGR) Gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato Porta Pia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un 36enne italiano, poiché gravemente indiziato del reato di atti persecutori.

Nello specifico, l’uomo, dopo la fine della loro relazione sentimentale, durata da marzo dello scorso anno fino a gennaio di quest’anno, ha tenuto continuamente un atteggiamento ossessivo e oppressivo nei confronti della donna, molestandola e minacciandola. Tale comportamento ha portato quest’ultima a cambiare le proprie abitudini di vita, provocandole un grave e perdurante stato d’ansia, nonché timore per la propria incolumità.

 
Le serrate indagini hanno consentito ai poliziotti di appurare che l’uomo tempestava di telefonate e messaggi l’ex compagna, minacciandola anche di far pervenire alcuni video “intimi”, in suo possesso, ritraenti la donna, presso la sua sede di lavoro.

Gli investigatori hanno rintracciato il 36enne presso la propria abitazione, eseguendo un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, che prevede la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.

Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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