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Curare e comunicare, One Health per la tutela della salute globale

A partire dal 3 giugno la LILT da il via ai corsi di formazione e informazione a distanza riservati a professionisti della Salute  promossi in collaborazione con Enpab, Federsanità, Fnomceo, Fnopi, Fnovi, Fofi, Sima, Sanità In-formazione e Homnya, obiettivo affrontare le sfide socio-sanitarie più co

printDi :: 03 giugno 2025 14:53
Curare e comunicare, One Health per la tutela della salute globale

(AGR) Nel definire il concetto di "One Health”, l’OMS riconosce che la salute degli esseri umani, degli animali e dell'ambiente sono strettamente collegati e interdipendenti. Per il mondo della ricerca medico-scientifica tale visione è nota e si fonda sulla collaborazione multidisciplinare e trans-settoriale per affrontare le sfide socio-sanitarie più complesse, come le malattie emergenti, le zoonosi e le antropozoonosi, la resistenza antimicrobica, gli effetti dei cambiamenti climatici o dell’inquinamento, e la sicurezza alimentare, con l'obiettivo di migliorare la salute e la prevenzione globale. Tuttavia, molto resta da fare sul fronte dell’informazione e della formazione.

Per questo la LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i tumori - in collaborazione con ENPAB, Federsanità, FNOMCeO, FNOPI, FNOVI, FOFI, SIMA, affiancati da Sanità In-formazione e Homnya (protocollo siglato il 24/01/2024) - ha promosso un progetto di formazione “One Health”. Finanziato dalla LILT con le risorse provenienti dagli introiti derivanti dal 5 per mille,  è realizzato in modalità FAD, quindi a distanza, ed è rivolto ai professionisti della sanità (corso ECM) che possono iscriversi gratuitamente prenotandosi attraverso il sito web dedicato: https://fad.sanitainformazionespa.it/onehealth/.  Dopo l'estate partiranno corsi di formazione destinati anche ai giornalisti di testate scientifiche (corso FPC) . 

 
Particolare rilevanza viene data al percorso formativo, presentato in fase progettuale dal Presidente Nazionale della LILT Prof. Francesco Schittulli  al Dott. Giovanni Leonardi, Capo Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema “One Health” e dei rapporti internazionali del Ministero della Salute, nonché all’area oncologica, che rappresenta un contesto esemplare dell’importanza di una visione olistica e integrata, cruciale per comprendere i molteplici fattori di rischio in oncologia e per  migliorare le strategie di prevenzione: “Il nostro obiettivo è quello di fornire gli strumenti conoscitivi più idonei ed innovativi per acquisire una sensibilità One Health nella quotidianità della professione medico-sanitaria – afferma Francesco Schittulli.  “Allo stesso tempo, è certamente importante che anche i professionisti della comunicazione abbiano a disposizione una loro cassetta degli attrezzi per poter trasmettere al cittadino l’urgenza di una strategia sistemica e globale, avente come scopo la difesa della nostra salute per una gestione più efficace delle patologie, in particolare delle neoplasie”.

Nelle giornate formative - pur differenziate tra quelle rivolte agli operatori della Sanità e quella ai giornalisti – si affronteranno le principali tematiche che sottendono al concetto di “One Health”, dal tema della prevenzione, in particolare quella dei tumori, ai rischi legati all’esposizione a contaminanti o ai cambiamenti climatici; dalla dieta mediterranea al ruolo del microbiota intestinale; dalla genomica all’antimicrobico resistenza ed alla conoscenza di nuove terapie, fino allo sviluppo di terapie personalizzate.   

“L'idea di una connessione tra salute umana e animale esiste da secoli, ma il concetto moderno e multidisciplinare di One Health ha preso forma più concretamente tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo, in risposta a sfide sanitarie globali come le malattie zoonotiche e antropozoonotiche emergenti”, spiega Giuseppe Tonini, Presidente del progetto “One Health” voluto da LILT, e Professore Ordinario di Oncologia Medica e Direttore UOC di Oncologia Medica presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma.  “Oggi si tratta di tornare ad acquisire una visione olistica “ippocratica”, ma usufruendo delle conoscenze specialistiche e dei vantaggi dell’innovazione. Informarsi e formarsi favorisce la consapevolezza dell’interdipendenza tra salute del pianeta e salute dell’uomo e deve guidare le scelte politiche, economiche e sociali future, che determineranno come l’uomo continuerà a vivere su questo pianeta”.

“One Health” aggiunge il professor Tonini “si propone di affrontare i problemi che riguardano le tre sfere (ambiente, uomo e animali) con un approccio integrato, che chiede ad esperti di diversi settori (veterinari, medici, epidemiologi, climatologi, esperti di salute pubblica, infermieri, politici, responsabili delle istituzioni, docenti e mass media) di coordinare competenze, fare corretta comunicazione e mettere in pratica strategie per curarsi della salute”.

Per continuare a diffondere cultura sull’argomento e offrire agli interessati - anche a chi non parteciperà ai corsi, di cui uno “Patient Voice” aperto ai cittadini - l’occasione di informarsi sul potenziale della visione “One Health”, il progetto e i suoi contenuti saranno divulgati attraverso i media, campagne di comunicazione e talk show online, che saranno diffusi in streaming sui social e su alcune testate dedicate all’informazione medico-scientifica.  

fotoarchivio AGR by pixabay

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