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Roma città "libera" dai crimini ambientali...necessaria prevenzione e controllo del territorio

In occasione della XXIX Giornata nazionale in ricordo delle vittime della mafia, Legambiente ha presentato i nuovi dati degli ultimi cinque anni di criminalità ambientale nel Lazio: a Roma ben 6211 illeciti ambientali accertati e nel Lazio 13.040

printDi :: 21 marzo 2024 15:31
Roma città libera dai crimini ambientali...necessaria prevenzione e controllo del territorio

(AGR) Roma città libera dai crimini ambientali.... In occasione della XXIX giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Legambiente ha presentato oggi i dati degli ultimi 5 anni di criminalità ambientale: dal 2018 al 2022 sono stati 6.211 i reati ambientali accertati a Roma e ben 13.040 quelli nel Lazio che si piazza al quinto posto in classifica dietro a Campania (23.037), Sicilia (16.579), Puglia (16.282) e Calabria (13.926). In Italia i reati ambientali dal 2018 al 2022 sono stati 157.641.

 La provincia di Roma è stata la più colpita, nel 2022, con 1.315 illeciti. Un quadro preoccupante che conferma quanto l’ecomafia è ormai un fenomeno glocale, da contrastare con forza a livello territoriale e in Europa. Temi e dati che l’associazione ambientalista porterà oggi pomeriggio in primo piano nel corso del seminario “Lotta all'ecomafia: una sfida glocale". Dalla nuova direttiva europea sui crimini ambientali al caso Roma: le filiere dell'illegalità e le risposte indispensabili” che ha organizzato presso la Banca d'Italia (Sala Riunioni Via Piacenza 6) nell’ambito della Giornata Vittime delle Mafie.

 
“Per onorare la loro memoria delle tante vittime della mafie e per avere città libere dai crimini ambientali -commenta Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente - al nostro Paese chiediamo il massimo impegno nel contrasto alla criminalità ambientale che purtroppo non arresta la sua corsa come dimostrano ogni anno i dati del nostro report Ecomafia. La risposta a questi continui attacchi è quella di mettere in campo maggiori attività di prevenzione e di controllo, nuove normative stringenti come i delitti contro le agromafie e la fauna che ancora faticano a vedere la luce e avvalersi della nuova direttiva europea sui crimini ambientali recependola in tempi brevi. La direttiva, approvata a fine febbraio dal parlamento europeo, prevede nuovi illeciti come l’ecocidio, un inasprimento delle sanzioni, maggiori tutele per chi denuncia e l'impegno di facilitare l'accesso alla giustizia per le associazioni”.  

Focus illeciti a Roma: secondo i nuovi dati di Legambiente, elaborati sulla base di quelli delle forze dell’ordine e Capitanerie di porto, a Roma dal 2018 al 2022 sono state 5.820 le persone denunciate, 117 quelle arrestate e 3.030 i sequestri. Entrando nel merito degli illeciti ambientali accertati nella Capitale sempre negli ultimi cinque anni, al primo posto svettano i reati contro gli animali con 2.676 illeciti accertati, seguiti dagli illeciti nel ciclo dei rifiuti 1.634, e da quelli nel cemento con 1.171 reati accertati.

Focus illeciti nel Lazio. Dal 2018 al 2022 nel Lazio sono state 11.750 le persone denunciate, 202 le persone arrestate, 4.903 i sequestri. Sempre nello stesso periodo sono state riscontrate 3.723 le illegalità nel ciclo del cemento facendo piazzare il Lazio al quinto posto in classifica dietro a Campania (7.360), Puglia (5.735), Calabria (5.001) e Sicilia (4.842). Sale, invece, al terzo posto in classifica per i reati nel ciclo dei rifiuti con 3.361 reati dietro a Campania (8.461) e Puglia (3.775), mentre resta al quarto posto per illeciti contro gli animali che ammontano dal 2018 al 2022 a 3.362. Peggio di lei Sicilia (5.224 reati), Puglia (3.928) e Campania (3.497). Il Lazio risulta dal 2018 al 2022 al primo posto per furti d’arte che ammontano a ben 410, seguito da Campania (324) e Toscana (273).

“Oggi ci ritroviamo a Roma nel ricordo indelebile delle vittime di mafia - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - e con i pesanti numeri dei reati ambientali commessi nel Lazio in questo ultimo periodo, sostenendo con forza la necessità di tenere altissima l’attenzione contro un fenomeno devastante, per l’ambiente e per la vivibilità sui territori. I dati degli ecoreati nel Lazio sono un triste risultato e ancor più amaro è il record negativo nella provincia di Roma. Qui è necessario generare azioni risolute, in grado di fermare l’aggressione al territorio che arriva dal cemento illegale o dallo smaltimento illecito di rifiuti, costruendo invece le politiche migliori che non lascino spazio alcuno alla criminalità ambientale, per la transizione ecologica nel pieno solco della legalità”.

foto archivio AGR volontari Legambiente sulla spiaggia per pulizia arenili

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