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Roma, prevenzione e malattie cardiovascolari

print19 novembre 2018 15:56
Roma, prevenzione e malattie cardiovascolari
(AGR) In Italia la malattia cardiovascolare è ancora oggi responsabile di circa il 44% delle morti. La corretta gestione del paziente soggetto a ictus e ad infarto ha portato ad una riduzione sensibile della mortalità in fase acuta e ospedaliera, che però rimane alta nei dodici mesi successivi all'evento d'esordio.

Gli sforzi congiunti di diverse Società Medico-Scientifiche hanno, di recente, portato alla pubblicazione di documenti di consenso e linee guida sulla prevenzione secondaria della malattia cardiovascolare ischemica aterosclerotica. Nei vari testi, frutto di un attento lavoro di sintesi, vengono indicati i percorsi clinici di maggiore efficacia ed appropriatezza per la prevenzione delle recidive ischemiche nei pazienti con aterosclerosi.

Evidenziare, analizzare e dibattere, circa le azioni e le condotte di vita, che costituiscono un forte imprinting per la prevenzione è l'obiettivo dell'incontro di martedì 20 novembre p.v. L'associazione Dossetti, come prefissosi da circa 18 anni, porta avanti la causa della tutela dei diritti del cittadino, primo fra tutti il diritto alla salute e lo fa ponendosi come ponte tra istituzioni e cittadini. Promuovere il dialogo, informando e facendo divulgazione scientifica, si rende tanto più importante, quanto più si allunga la durata media della vita del singolo cittadino, al fine migliorare la qualità di vita.

Di fatto, il clinico dispone di forti evidenze scientifiche e di molti documenti di sintesi, nazionali e locali, che dovrebbero indirizzare coerentemente la sua azione quotidiana. Eppure i dati che emergono dagli studi di osservazione nel cosiddetto “mondo reale” ci dicono che non è così. In effetti, le informazioni disponibili per il nostro Paese sembrano indicare che tutte le misure di prevenzione secondaria, seppure certamente efficaci, vengono prescritte ed applicate in misura significativamente inferiore di quanto si dovrebbe.

Si deve purtroppo constatare con sorpresa e rammarico che le raccomandazioni contenute nelle linee guida sono spesso disattese nella pratica clinica corrente.

I fattori di rischio, come ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, sedentarietà, non vengono combattuti efficacemente. Questa situazione comporta un inevitabile tributo in termini di recidive ischemiche, spesso invalidanti o potenzialmente letali. In questo momento, tuttavia, le più sensibili associazioni scientifiche mediche ritengono necessario tentare il superamento delle difficoltà che impediscono il dispiegarsi di efficaci attività di prevenzione secondaria in favore dei pazienti che hanno sofferto un evento coronarico o cerebrovascolare acuto. Questa particolare popolazione di pazienti è infatti gravata dal maggiore possibile rischio di ulteriori complicanze cardiovascolari a breve termine.

L’evento si propone quindi di fare il punto sulla Prevenzione Cardiovascolare Secondaria e definire scenari sostenibili di implementazione efficace della qualità di vita. Si farà particolare riferimento alle problematiche di inerzia terapeutica, all'aderenza da parte dei pazienti ed alle difficoltà di accesso alle terapie.

Il convegno offrirà una serie di indicazioni su “cosa fare e cosa non fare mai”, all'interno della Prevenzione Cardiovascolare Secondaria, suggerendo in conclusione agli operatori una serie di indicazioni sul tema “Dalle linee guida ai PDTA: come promuovere e strutturare gli interventi in Prevenzione Secondaria”, particolarmente utili per chi si occupa di politica sanitaria e di strategie territoriali di prevenzione.

Martedì 20 Novembre 2018

ore 9.00 - 13.00

Sala Auditorium - Ministero della Salute

Lungotevere Ripa, 1

Roma

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