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Anzio, mercoledì 8 agosto due tartarughe marine verranno liberate

print03 agosto 2018 11:44
Anzio, mercoledì 8 agosto due tartarughe marine verranno liberate
Torneranno in mare mercoledì 8 agosto Circe e Billa, due delle tre tartarughe spiaggiate sulle coste del Lazio e salvate dal “pronto soccorso del mare” di Zoomarine.L’appuntamento è a largo delle coste di Anzio per una piccola festa del mare alla presenza di pescatori, biologi, personale della Guardia Costiera, della Stazione “Anthon Dohrn” di Napoli e della rete regionale TartaLazio che si adoperano per soccorrere e salvare le tartarughe che spiaggiano lungo le coste della regione. Un progetto che vede protagonista il Centro di recupero Tartarughe Marine di Zoomarine Trust Onlus, la prima ed unica struttura di primo soccorso operativadal 2015 nella regione Lazio.

Le tartarughe saranno rimesse in mare a bordo di due imbarcazioni, una pilotina della Guardia costiera di Anzio e un gozzo della Cooperativa pescatori di Anzio. L’idea di coinvolgere i pescatori mira a sviluppare una maggiore sensibilizzazione sull’argomento, visto che spesso il motivo degli spiaggiamenti sono proprio le reti da pesca. Accade, inoltre, di frequente che i pescatori siano i primi a trovare le tartarughe in difficoltà. Le due tartarughe, appartenenti alla specie Caretta caretta, sono state ospitate per circa 20 giorni presso il Centro di Primo Soccorso di Zoomarine.

La prima tartaruga Circe, una femmina adulta di circa 27 kg per 80 cm di lunghezza, è stata trovata in difficoltà a largo delle coste di Terracina, in posizione capovolta e con un sospetto principio di annegamento. La tartaruga è stata trasportata dai volontari dell’Associazione Sea Shepherd a Zoomarine, sottoposta a visita ed esami clinici di controllo, come il prelievo del sangue e la radiografia.

La seconda tartaruga Billa, sempre una femmina di 23 kg e la lunghezza di 69 cm, è stata trovata in difficoltà, in galleggiamento, a largo delle coste di Ponza da alcuni diportisti. La diagnosi parla di occlusione delle vie intestinali dovute ad ingestione di materiale plastico di vario tipo rivenuto in mare, uno dei motivi più frequenti di sofferenza per le tartarughe.

Una terza tartaruga, sempre della specie Caretta caretta, è stata infine ritrovata vicino a Ventotene in evidente difficoltà dato l’attorcigliamento di una cima alla pinna anteriore destra. Trasportata a Zoomarine dai Guardiaparco della Riserva naturale ‘Riviera di Ulisse’, l’esemplare è piccolo, con una lunghezza totale 47 cm e peso 5 Kg. Rimarrà in osservazione nel prossimo periodo per assicurarsi che la pinna riprenda la sua funzionalità normale.

Zoomarine Italia è da sempre molto attenta nelle ricerca medico/scientifica e nella salvaguardia degli animali marini. Il Parco ha inaugurato nel 2015 il primo ed unico Centro di Recupero Tartarughe Marine del Lazio, un vero e proprio “pronto soccorso” per questi animali.Zoomarine ha, inoltre, collaborato con la Direzione dell’Assessorato Ambiente della Regione Lazio all’istituzione di una rete regionale denominata TartaLazio per il recupero, soccorso e affidamento delle tartarughe marine. TartaLazio è una rete formata da tutti gli Enti competenti in materia di tutela dell’ambiente marino-costiero, pronto intervento in mare e tutela igienico-sanitaria: Capitanerie di Porto,Stazioni Navali della Guardia di Finanza, Ministero dell’Ambiente, ISPRA, Corpo Forestale dello Stato (Comando CITES, Az. Sanitarie Locali, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, Ag. Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, Ag. Regionale per i Parchi, le Aree Naturali Protette regionali e nazionali).

Il Centro di Primo Soccorso di Zoomarine è stato realizzato secondo le Linee Guida ISPRA 89/2013 e, grazie alla sua posizione centrale, consente di accogliere esemplari provenienti da tutto il tratto di costa laziale (327 km). Tutti i materiali utilizzati, i locali e le attrezzature garantiscono elevati standard qualitativi. La superficie totale è di 150 mq e le vasche hanno una volumetria che varia da 900 a 2.000 litri. Il personale Zoomarine altamente specializzato, dal 2006 ad oggi, è intervenuto su oltre 50 spiaggiamenti di tartarughe.

“Gli spiaggiamenti sono dovuti principalmente al comportamento umano: attività di pesca poco selettive, incidenti con imbarcazioni e inquinamento - spiega il dott. Renato Lenzi, uno dei massimi esperti mondiali in animali marini, dal 2015 amministratore delegato di Zoomarine -. Il fenomeno degli spiaggiamenti di tartarughe e la tutela della fauna marina sono tematiche d’interesse globale e rientrano nella mission di Zoomarine che, attraverso la scoperta degli animali del Parco e secondo una filosofia di edutainment, insegna ad amare e a rispettare la natura. Il nostro Pronto Soccorso marino ricopre, quindi, un ruolo importante

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nella conservazione delle tartarughe e contribuisce alla ricerca e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica".

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