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Asl Rm 3, chiesta la verifica delle pulizie negli ambienti sanitari

print09 maggio 2018 10:16
Asl Rm 3, chiesta la verifica  delle pulizie negli ambienti sanitari
(AGR) Chiesta la verifica delle attività di pulizia e sanificazione negli ambienti ospedalieri. La denuncia dei Cobas della Asl rm 3 sulla riduzione dei servizi in una nota inviata alla Direzione Generale dell'azienda sanitaria.

“Le riscontrate gravi riduzioni presso le strutture/locali, Presidi e Servizi, delle attività di pulizia e sanificazione ambientale affidate a ditte appaltatrici, indubbiamente, dovute ai tagli derivanti dall’applicazione dei Piani di Rientro che hanno interessato maggiormente la contrazione della spesa sugli acquisti e sull’insieme delle attività dei Beni e Servizi.Tagli e riduzioni che hanno determinato, di fatto, conseguenze e ricadute per la sicurezza e la tutela delle basilari condizioni di igiene, condizioni di salubrità e decoro che, necessariamente, devono essere garantite nei luoghi di lavoro che: …”devono essere sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate” (Art.64 – D.Lgs.81/08). “Ad incidere su questo stato di cose, - si legge sulla nota dei Cobas - oltre alle varie disposizioni emanate a seguito dei continui tagli e delle limitazioni imposte anche l’insufficiente numero degli addetti alle pulizie in rapporto alle superfici, agli spazi, ai tempi e agli orari che gli stessi hanno a disposizione per svolgere tutti gli interventi necessari.

Questo ha causato un peggioramento delle condizioni igieniche negli spazi/luoghi di lavoro e, quindi, un disagio per le/gli operatrici/tori/; questo anche in considerazione del fatto che i livelli dei servizi affidati alle ditte esterne sono il risultato di appalti che nel corso del tempo sono stati sempre più progressivamente orientati ed improntati a logiche e criteri di estremo risparmio senza tener conto dei reali bisogni e delle varie necessità.

Tale situazione comporta, peraltro, come hanno anche dimostrato recenti studi, che i servizi di pulizia nei Presidi Socio Sanitari e Ospedalieri, soprattutto quando, questi, vengono affidati all’esternalizzazione, in considerazione di un minor numero di addetti alle pulizie in rapporto ai posti letto, all’aumento e alla diffusione delle infezioni ospedaliere, con grave danno per la salute dei pazienti che già si trovano in particolare difficoltà e per le stesse/i lavoratrici e lavoratori. Si ricorda, con l’occasione, che il diritto alla salubrità nei rispettivi luoghi di lavoro, è una manifestazione del diritto alla salute sancito nella Costituzione Italiana e deve ritenersi fondamentale anche per il rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori che vivono una parte considerevole della loro giornata in tali ambienti, senza trascurare il fatto che alcuni degli uffici interessati sono aperti anche al pubblico e, quindi, con una maggiore necessità di interventi. Pertanto, - conclude la nota dei Cobas – si auspica che vengano attivate e adottate, nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di igiene e pulizia nei luoghi di lavoro, tutte le iniziative di verifica e di controllo sui servizi resi per poter meglio garantire livelli quantitativi/qualitativi adeguati delle prestazioni. A tale proposito sarebbe opportuno che venisse portato a conoscenza di tutte le Unità Operative interessate e delle lavoratrici e dei lavoratori presenti nei vari servizi e presidi, il Capitolato di appalto ai fini di una costante verifica delle attività di pulizia e sanificazione svolte e da svolgere”.

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