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Agricoltura, ammontano a 280 milioni i danni nel Lazio

print28 luglio 2017 13:20
Agricoltura, ammontano a 280 milioni i danni nel Lazio
(AGR) E’ di almeno 280 milioni la prima stima dei reali danni in agricoltura nel Lazio dovuti a siccità, incendi e gelate primaverili, secondo quanto riportato dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio al tavolo con le associazioni Copagri Lazio, CIA Lazio e Confragricoltura Lazio. Danni che significano già oggi raccolti ridotti o azzerati per ortaggi, cereali, frutta e seri rischi per le produzioni di vigneti e uliveti, con un’emergenza per gli allevamenti senza acqua e foraggio.

“Siccità, incendi e gelate primaverili stanno devastando le aziende agricole del Lazio e purtroppo sicuramente presto ne risentiranno i consumatori, per la scarsità di prodotti locali e il rischio di aumento dei prezzi -dichiarano il Presidente di Copagri Lazio, Guido Colasanti, il Direttore CIA Lazio Sandro Salvatori e Franco Simeone di Confagricoltura Lazio-. Con la Regione abbiamo concordato che servono interventi urgenti su più fronti, dall’attivazione immediata del Fondo nazionale di solidarietà con cifre tali da permettere agli agricoltori di fronteggiare i danni, a misure specifiche del PSR per realizzare già nella prossima stagione piccoli invasi per recuperare le acque contri gli incendi e per l’irrigazione, con impianti moderni anche per il contrasto delle gelate. Serve anche liquidità per le aziende agricole, bloccando mutui e oneri previdenziali, pagando finalmente subito i vecchi contributi Agea e anticipando anche parte dei nuovi.”

I dati delle precipitazioni non sono per niente rassicuranti e sono direttamente correlati con la crisi delle produzioni in agricoltura. Prendendo come esempio il caso della Capitale, nei primi sei mesi di quest’anno sono caduti a Roma solo 120 millimetri di pioggia in 18 giorni, contro i normali 300 millimetri con 50 giorni piovosi, secondo i dati rilevati dalla centraline dell’Osservatorio del Collegio Romano, praticamente un terzo della pioggia che normalmente cade sulla Capitale.

“Abbiamo anche chiesto alla Regione di definire insieme quali interventi privilegiare per affrontare la crisi idrica nei prossimi anni – concludono Guido Colasanti, Sandro Salvatori e Franco Simeone -. Quello che serve sono piccoli invasi localizzati per area, con costi ridotti ed alta efficienza nell’antincendio e nell’irrigazione di emergenza e in questo senso lavoreremo per un focus specifico del PSR con la Regione Lazio. La Regione deve, invece, verificare attentamente i progetti che i consorzi di bonifica stanno elaborando nell’ambito del bando aperto dal MiPAAF per il piano nazionale irriguo. I consorzi sono un colabrodo da tutti i punti di vista e rischiano di spendere inutilmente importanti fondi pubblici, per futuribili nuovi progetti che chissà se e quando vedranno la luce per realizzare enormi invasi in molto casi inutili, caricando poi gli stessi agricoltori di costi di gestione di centinaia di euro per ettaro che nessuno potrà sopportare. ”

Come richiesto dalla Regione Lazio, Copagri Lazio mette a disposizione i suoi riferimenti per segnalazioni di emergenza idrica per le aziende zootecniche soprattutto con pascoli in alta montagna rimasti senza acqua. Si può fare riferimento al numero 0746760408 oppure via email a lazio@copagri.it indicando l’azienda e il numero e le specie di capi di bestiame. Tutti i contatti saranno immediatamente inviati all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio che attiverà le autobotti della Protezione Civile regionale in base alle diverse urgenze.

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