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La pizza napoletana.... patrimonio dell'Umanità

print22 giugno 2017 15:18
La pizza napoletana.... patrimonio dell'Umanità
(AGR) Ancora una volta lo chef Niko Sinisgalli, uno degli executive chef più qualificati e promettenti del panorama italiano, si contraddistingue per la sua attenzione al riconoscimento dell’Arte dei pizzaiuoli napoletani come patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.Lo chef Sinisgalli, anche come imprenditore, insieme alla bellissima moglie Maria Rosito, ha contribuito fortemente alla raccolta firme, facendo diventare il Ristorante Tazio al Boscolo Exedra Hotel di Piazza della Repubblica a Roma, il luogo ufficiale per la petizione coinvolgendo vip e personaggi importanti a sostegno dell'iniziativa.

A Napoli, in occasione del Pizza Village, lo chef ha ritirato, con soddisfazione ed orgoglio, la targa di Ambassador della campagna #PizzaUnesco nel mondo. Il premio è stato consegnato direttamente a Sinisgalli dal già ministro Alfonso Pecoraro Scanio. Inoltre tra gli ospiti annoveriamo Francesco Gabbani, Sebillo e il Presidente Derflinker lo Chef della regina Elisabetta, della Casa Bianca.Alla kermesse napoletana, la petizione mondiale a sostegno della candidatura ufficiale italiana, per il riconoscimento dell’Arte dei pizzaiuoli napoletani come patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, torna protagonista con tante iniziative, a cominciare dal convegno di presentazione della 3a edizione del volume dedicato alla straordinaria campagna promossa dal Presidente della Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro delle Politiche Agricole e dell’Ambiente.

Ambizioso l’obiettivo di arrivare a 2 milioni di adesioni da 100 Paesi del mondo attraverso la staffetta mondiale di raccolta firme nei giorni della manifestazione che è nata non solo per degustare la pizza, vero simbolo gastronomico della città di Napoli e capolavoro della tradizione culinaria partenopea prima ed italiana poi, ma anche per celebrare il sapere tradizionale e culturale dei pizzaiuoli, tramandato da secoli e ormai noto ed apprezzato in tutto il mondo.

Durante un’intervista alla Rai Sinisgalli è stato definito “il giovane chef scultore!”. La sua cucina è la genuinità dei piatti della nonna da cui ha imparato a fondere magicamente sapori unici dei prodotti della sua terra. E’ il paesaggio della Costiera Amalfitana capace di ispirarlo come fa la bellezza con l’artista. E’ la giusta dose di ingredienti e di creatività. E’ la perseveranza nella costante sperimentazione senza perdere mai di vista le origini e quella cucina tradizionale con cui è cresciuto sin da piccolo.

Figlio d’arte e poeta visionario della cucina italiana, Niko Sinisgalli ha tradotto in piatti unici la bellezza della nostra Penisola senza mai dimenticare le ricette tipiche ma aggiungendo sempre un tocco innovativo in grado di dar vita a prelibatezze che hanno incantato personaggi illustri come Liam Neeson, Sofia Loren, il Dalai Lama, Richard Gere e Wilbur Smith.

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