Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

PUA, Sinistra Italiana contro i balneari

print22 maggio 2017 15:02
PUA, Sinistra Italiana contro i balneari
(AGR) "Le dichiarazioni di Renato Papagni, - afferma Possanzini, portavoce SI X Municipio - leader indiscusso dei balneari, sono spregiudicate e inaccettabili." Nel particolare, i balneari chiedevano chiarezza ed informazioni sul PUA in corso di eleborazione in Campidoglio, suggerendo l'intervento di "esperti". Per Sinistra Italiana la questione è aperta. "Chi è parte del problema.... non può pensare, nemmeno per gioco, di essere la soluzione. Chi ha cementato e ingabbiato il mare di Roma può fare solamente una cosa oltre a demolire immediatamente gli abusi fatti e cioè restituire il mare ai cittadini permettendo la libera e gratuita fruizione del mare e delle spiagge così come prevede la legge. L’idea di “assegnare l’incarico di gestire il Litorale a qualche riferimento che conosce Ostia e magari è addetto ai lavori“, così come proposto da Papagni alla Sindaca Raggi, è un po’ come proporre di far gestire la banca del sangue a Dracula. La proposta lanciata dai balneari alla Sindaca Raggi ci indigna e ci insospettisce.

Correva l’anno 2015 - ricorda Possanzini - e durante una iniziativa promossa dal M5S e svolta al Polo natatorio del Municipio X, i pentastellati, nonostante una campagna elettorale centrata sulla legalità, sugli abbattimenti degli abusi e sul ritiro delle concessioni, non hanno esitato a considerare salvifici gli imprenditori balneari, cioè quegli imprenditori che hanno imprigionato il mare di Roma facendone un uso padronale. Due anni dopo la Sindaca Raggi, firmando l'Ordinanza Balneare per il 2017, ha scoperto finalmente le carte.

Una Ordinanza fatta su misura per gli stabilimenti balneari cioè quelle strutture dove a parole la Giunta M5S denuncia le illegalità ma con i fatti non ci pensa minimamente ad intervenire tant'è che il lungomuro e gli abusi sono ancora vivi e vegeti. Se due indizi fanno una prova, la proposta lanciata dai balneari alla Giunta Raggi non è casuale ed è inserita perfettamente in un disegno dove tutto cambia per non cambiare niente. Il mare di Roma muove un economia paragonabile a quella della costiera amalfitana con la sola differenza che nel primo caso i proventi economici sono confinati nelle mani di poche famiglie mentre nel secondo caso costituiscono una ricchezza per tutta la comunità. Il mare di Roma, deve essere accessibile gratuitamente e liberamente, così come avviene in ogni parte del mondo, non devono esserci cancelli, catene, lucchetti o mura perimetrali. E’ giunto il momento di ripensare il litorale romano, di liberarlo dall’illegalità che lo strangola, istituendo un sistema fatto di arenili aperti, dove si pagano i servizi su richiesta ma dove sono garantiti i servizi essenziali e la libera e gratuita fruizione delle spiagge e del mare. Non ci fermeremo, vogliamo liberare il mare di Roma e chiediamo a tutte le forze sane del Municipio di impegnarsi con noi in questa battaglia di legalità e di civiltà".

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE