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Roma, alla scoperta della Locanda di Borghetto

print05 maggio 2017 18:47
Roma, alla scoperta della Locanda di Borghetto
Primo maggio lontano dal traffico, dallo smog, dalla routine quotidiana. Una fuga dalla città durata pochi minuti e pochi chilometri ma che è in grado di regalare nuove e suggestive sensazioni, guidandoci alla scoperta di una campagna romana dimenticata ed intatta. Una riscoperta delle origini e della natura che circonda la città di Roma. A pochi minuti dal raccordo anulare (uscita Cassia) ed a circa 500 metri dall’incrocio con la via Trionfale, che porta diritta al cuore di Roma, sorge la “Locanda di Borghetto”, una fattoria che si trova al centro di una tenuta di 80 ettari nella riserva del Parco di Vejo. Percorrendo una strada alberata, tra un lungo filare di pini, si raggiunge la locanda, accolti dal profumo dell’erba medica e dagli animali della fattoria.

A fare gli onori di casa è la sig.ra Evelina che accoglie i suoi ospiti e li conduce a conoscere la locanda e tutto ciò che offre….

Da quel momento è difficile allontanarsi dalla Locanda di Borghetto, un B&B elegante e raffinato, impreziosito da una cucina famigliare (solo per gli ospiti che ne facciano richiesta), condita dai sapori tipici che solo la “cucina romana e emiliana” è in grado di regalare. Tante le possibili escursioni, a piedi od in bici per le strade del parco, per i più pigri, però, è pronta una piscina dove è possibile nuotare in completo relax. E se non si vuole nuotare, è sufficiente stendersi sui lettini a disposizione a bordo piscina per riassaporare odori e sapori della campagna romana.

Ogni mini-appartamento (una sorta di junior suite) è arredato nei minimi particolari con gusto ed eleganza, lo spazio all’interno è adeguato e risulta fornito di tutti i comfort necessari: angolo cottura con frigorifero e bagno, iper accessoriato. Ma quello che non ti aspetti è che sono a disposizione degli ospiti anche degli attrezzi che uno non immagina certo di trovare ma che rivelano utilissimi in questa full-immersion nella natura, quali appunto, un paio di forbici, una lampada tascabile, utile per le uscite notturne, persino una radio sveglia per regolare i ritmi della giornata.

Un’emozione particolare è dare da mangiare agli asinelli ed alle caprette, assolutamente “educati”, liberi di scorrazzare in un grande recinto, curiosi e disponibili alle carezze. Ma è anche possibile fare una salutare passeggiata nell’orto o andare a raccogliere le uova nel pollaio.

Al mattino ci si alza con comodo e si va a fare colazione sotto al patio.

Sul tavolo la signora Evelina ha preparato ed allineato le sue torte, le diverse crostate con la marmellata, i prodotti della terra, gli affettati. In tarda mattinata si parte per una passeggiata nel verde, la meta è il Parco di Veio, passando per la “Francigena”, percorsa ogni anno da migliaia di pellegrini, il cui tracciato è poco lontano dalla locanda. Nel pomeriggio arriva il momento degli addii. Difficile andare via senza una promessa, senza programmare il ritorno. Per tutti esperienza da ripetere e consigliare. Posto unico alle porte di Roma, da scoprire assieme agli amici, la sensazione è quella di essere a casa propria con il vantaggio che la sig.ra Evelina pensa a tutto.

Roma, alla scoperta della Locanda di Borghetto

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